E.S.G. comincia ad essere non più una sigla, ma una vera priorità per le aziende, anche nel nostro Paese. A rivelarlo è un’indagine condotta dalla società di analisi internazionale di Statistica in collaborazione con il quotidiano economico “Sole 24 ore” che ha fotografato i “leader della sostenibilità 2022”.

Ambiente, Social e Governance, insomma, sembrano essere divenuti punti saldi di molte imprese italiane, al di là dell’obbligo normativo. Per ora l’obbligo riguarda soltanto le grandi aziende e quelle di interesse pubblico).

Nell’analisi vi evince che le dimensioni dell’azienda non sono così determinanti su questo fronte e che sul tema E.S.G. si stanno muovendo con decisione anche le PMI industriali, che rappresentano un’ossatura fondamentale dell’economia nel nostro Paese.

Molte aziende stanno poi rendicontando le azioni in direzione della sostenibilità sui tre pilasti all’interno delle note allegate ai bilanci o documenti simili, oltre che nello strumento più verticale della tematica: il bilancio di sostenibilità.

Una nota particolarmente significativa emerge da questa analisi: sempre più spesso le retribuzioni dei manager sono legate al raggiungimento degli obiettivi E.S.G.

Fra coloro che hanno segnato il passo su questa tematica ci sono gli istituti bancari (oltre il 14% sul totale), le aziende del comparto energetico (11% del totale) e le assicurazioni. Bene anche alcune partecipate statali, come Cassa depositi e prestiti, Poste Italiane e Ferrovie dello Stato.

Ma non mancano, come detto, le PMI, soprattutto le B Corp.

AERE, società del gruppo TECNO, facente parte del primo polo italiano della sostenibilità, dispone di tutte le professionalità necessarie per accompagnare i suoi clienti sulle tematiche e nel percorso E.S.G.