Entra nel vivo il percorso di sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili. Con la pubblicazione dell’apposito decreto, avvenuta nell’ultima decade di gennaio, è ormai tutto definito per tracciare il futuro delle comunità energetiche e l’autoconsumo diffuso in Italia.

Ed ora i passaggi incalzano: entro il 24 febbraio (ovvero decorsi non oltre 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto) infatti, verranno rese note le regole operative volte a disciplinare modalità e tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Tali regole, che dovranno essere approvate dal Ministero, saranno suggerite dal GSE e verificate da ARERA.

Il passaggio successivo, anche quello a “stretto giro” avverrà massimo entro la prima quindicina di aprile 2024 (non più di 45 giorni dall’approvazione delle regole) e consisterà nell’attivazione dei portali facendo ricorso ai quali si potranno presentare le domande di contributo.

Due i pilastri dell’agevolazione:

  1. Un contributo a fondo perduto del 40 per cento dei costi ammissibili (sarà finanziato con fondi PNRR) per le CER realizzate in comuni sotto i 5 mila abitanti (2 gigawatt complessivi).
  2. L’introduzione di una “tariffa incentivante” sull’energia rinnovabile prodotta (uguale per tutta Italia)

Il grande vantaggio è che le due agevolazioni sono fra loro cumulabili.

Tempi e pilastri ormai definiti, quindi. E presto delle CER si comincerà a sentir parlare molto: sono previsti una massiccia campagna informativa e la predisposizione di tutti quei materiali che possono aiutare gli utenti nella valutazione (documenti, FAQ, Guide, Canali di supporto, Simulatori).

Insomma, quello che fino a qualche tempo fa si definiva “il futuro delle CER” oggi è a tutti gli effetti “il presente delle CER”.