Una contrazione così vistosa, solo negli anni della seconda guerra mondiale

Meno 10 per cento nei consumi energetici e meno 12 per cento nelle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il 2020, anno contrassegnato dalla pandemia da Coronavirus, fra i molti aspetti negativi, porta con sé questo aspetto positivo: un minor consumo energetico e il conseguente minor impatto sull’ambiente.

I dati si evincono dall’analisi trimestrale del sistema energetico italiano elaborata da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Per trovare una contrazione simile nella domanda di energia a livello nazionale bisogna scorrere gli annali all’incontrario per molte pagine, fino agli  anni della seconda guerra mondiale (1943/1944), quando l’Italia fu costretta a “fermarsi” per via del conflitto che stava sconvolgendo il mondo intero.

E neppure durante la grande crisi iniziata nel 2009 si era assistito a una contrazione così significativa: la riduzione della necessità di energia, a quel tempo, si attestata attorno al 5.7%, poco più della metà dell’anno contrassegnato dal Covid.

E c’è una ragione specifica a tutto questo, non dovuta al fermo forzato (ma temporalmente parziale) delle lavorazioni industriali (il lockdown della primavera 2020): almeno il 60 per cento del calo dei consumi di energia primaria riguarda il petrolio.

E’ stata quindi la molto minore mobilità area e stradale a determinare oltre la metà della contrazione.

Per quanto riguarda le minori emissioni, è bene ricordare che rispetto ai livelli del 2005, nel nostro Paese le emissioni di CO2 nell’ambiente sono diminuite del 40 per cento.

Su questa riduzione pesano la riduzione dell’intensità energetica e il minor utilizzo di fonti fossili (un terzo sul totale) e la contrazione del PIL (due terzi sul totale).

Per effetto di questi cali, l’indice ISPRED, che misura la transazione energetica sulla base dell’andamento dei prezzi, della sicurezza e della decarbonizzazione, è aumentato del 38 per cento, così come aumentano le importazioni di tecnologie low carbon (veicoli elettrici, batterie e ibridi).