Transizione 5.0: subito la prefattibilità!
Sei miliardi di euro sono tanti, tantissimi, ma non sono infiniti. Soprattutto considerando che a quel pozzo possono rivolgersi tutte le imprese dello Stivale, di ogni settore, tipo e dimensione.
Il piano Transizione 5.0 rischia di trasformarsi in un “assalto alla diligenza” perché racchiude in sè importanti opportunità per le imprese e perché chi sarà più veloce, preciso e lungimirante se le porterà a casa, lasciando agli “indecisi” soltanto le briciole.
Ecco il motivo principale per cui, anche se il quadro normativo non è ancora definito e deciso con precisione, è fondamentale e strategico muoversi fin da ora. Fin da subito.
La parola “magica” per questa mossa in anticipo si chiama… prefattibilità e rappresenta un’azione che può essere fatta anche domani, anche oggi, anche… subito.
La prefattibilità prevede che le aziende come AERE, che si occupano di accompagnare le imprese su questi temi, entrino in un’impresa e valutino con attenzione gli investimenti che quell’impresa ha programmato per il biennio 2024/2025 in chiave “4.0”. Lo sviluppo della prefattibilità prevede poi il collocamento di tali investimenti nello schema del nuovo “5.0” e l’individuazione della percentuale di credito d’imposta spettante.
Solo in una fase successiva, analizzata nel dettaglio l’opportunità, si passa alle perizie (ex ante e ex post, come previsto dalla normativa).
Insomma, non c’è tempo da perdere se si intende beneficiare della Transizione 5.0 e la prefattibilità è il primissimo passaggio da mettere in campo.