Transizione 5.0 News: come si calcola il risparmio energetico? Un caso concreto.
Luglio porta novità importanti per quanto riguarda il piano Transizione 5.0. L’evolversi della normativa con la diffusione ormai quasi quotidiana degli aspetti chiave dell’agevolazione del momento (6.3 miliardi di euro messi a disposizione per il biennio 2024 2025), sta progressivamente chiarendo il quadro di alcuni aspetti ancora un po’ nebulosi, ovvero di quei passaggi indicati nelle varie pubblicazioni normative che prevedono specifiche operative, in funzione delle quali le imprese possano organizzarsi.
L’agevolazione
L’agevolazione, lo ricordiamo, prevede il riconoscimento di un significativo Credito d’imposta (il cui valore dipende dal valore dell’investimento incrociato con la riduzione dei consumi energetici) a fronte di investimenti in beni con caratteristiche 4.0, effettuati nel biennio, che permettano all’azienda di ridurre i consumi energetici complessivi o di processo. Non solo. L’agevolazione non agisce in forma automatica, ma premia la tempestività: le domande delle aziende verranno accolte fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Il metodo di calcolo del risparmio energetico
Ruotando attorno a questo aspetto, ovvero il risparmio energetico, un passaggio “chiave” è capire come si calcola tale indicatore di risparmio. Esponiamo un caso fra i più frequenti, ovvero quello di un’impresa che, pur essendo operativa da più di 12 mesi, non ha mai rilevato specificamente i consumi energetici dei processi produttivi interessati. Questa impresa deve fare una stima basata su documentazione tecnica e dati tracciabili, come schede tecniche dei macchinari, prove in situ, dati di letteratura tecnica, analisi di mercato e volumi produttivi. Sarà poi un tecnico certificatore con esperienza in diagnostica energetica a validare questa stima, assicurando che sia basata su dati accurati e tracciabili.
Il ruolo di AERE e come “muoversi”
Uno di servizi AERE è proprio questo: prevedere anche prove di monitoraggio dei consumi in situ con strumenti certificati, svolte da personale qualificato, esperto e affidabile. In questa fase specifica, prima che sia troppo tardi, è fondamentale muoversi per studiare la prefattibilità dell’operazione, in modo di arrivare pronti al momento di apertura delle domande.