Cosa hanno in comune il piano Transizione 5.0 e il bando “Autoproduzione da fotovoltaico e eolico per le PMI”?

Non solo insistono sullo stesso tema (l’efficientamento energetico), ma posso “andare a braccetto”.

E non si tratta di una notizia banale: le due agevolazioni del momento sono cumulabili. Si possono, quindi, incrociare, secondo dinamiche tecniche molto complicate da illustrare in script, ma molto semplici da approfondire insieme a un tecnico di una società specializzata come AERE.

Basti sapere, tuttavia, che nel caso di un investimento compatibile sia con il 5.0 che con il bando, la gran parte del valore dell’investimento può essere finanziata.

Significa che non la paga l’azienda, ma lo Stato.

E’ pur vero che ogni impianto rappresenta un caso a sé e che le due agevolazioni si incrociano in forma diversa, ma la stima realistica dice che la percentuale totale dell’agevolazione sul valore dell’investimento può anche superare quota 70 e in taluni casi, raggiungere la quasi totalità del valore.

Il bando sull’autoproduzione, lo ricordiamo, si rivolge alle PMI italiane mettendo a disposizione 320 milioni di euro per finanziare programmi di investimento rivolti all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo.

Il contributo statale si attesta al 30 per cento dell’investimento (media impresa) e al 40 per cento (piccola impresa) con l’aggiunta di un’ulteriore agevolazione: copertura del 30 per cento del valore di un’unità di stoccaggio energetico e 50 per cento del valore della diagnosi energetica obbligatoria per accedere al bando.

AERE, società del gruppo Tecno, dispone di ogni professionalità necessaria ad accompagnare le imprese italiane sia nel percorso 5.0 che sul bando ivi descritto, anche incrociando le due opportunità, al fine di massimizzare il valore dell’incentivo.