La Regione Lombardia ha approvato la misura “Competenze per lo sviluppo”, un bando che mette a disposizione dieci milioni di euro a fondo perduto per sostenere la crescita e l’innovazione delle PMI. L’obiettivo è accompagnare le imprese in un percorso di evoluzione reale, che unisce formazione, innovazione e competitività.

Non si tratta di una semplice agevolazione dedicata ai corsi di aggiornamento, ma di un’occasione per ripensare i modelli organizzativi, rafforzare la governance e migliorare la capacità di stare sul mercato attraverso percorsi strutturati di sviluppo delle competenze.

Collaborare per crescere: la logica del bando Competenze per lo sviluppo Regione Lombardia

Il requisito minimo di cinque imprese aggregate rappresenta una novità di rilievo. Non è un vincolo formale, ma un invito a creare reti di collaborazione, filiere produttive e alleanze territoriali.

Le PMI non sono più chiamate a muoversi in modo isolato: il bando promuove la progettazione condivisa, la circolazione delle conoscenze e l’utilizzo congiunto delle risorse. Un approccio di questo tipo rafforza la logica di sistema, favorendo lo scambio di esperienze e contribuendo a una maggiore solidità del tessuto economico regionale.

Collaborare, oggi, significa crescere insieme e affrontare le sfide della competitività con strumenti più forti e visione comune.

Ambiti strategici di intervento per le imprese lombarde

Gli ambiti scelti dalla Regione confermano l’impostazione strategica della misura. Innovazione digitale, transizione green, economia circolare, internazionalizzazione e passaggio generazionale sono le aree su cui si concentrano gli interventi finanziabili. Non si finanziano corsi standardizzati, ma progetti costruiti su misura, capaci di incidere sulle decisioni aziendali e di trasformare concretamente i processi interni.

Ogni percorso mira a rafforzare la governance, introdurre nuove competenze manageriali e tecniche e rendere le imprese più pronte ad affrontare mercati complessi e in rapida evoluzione. L’obiettivo finale è sostenere una trasformazione profonda e duratura, capace di generare valore anche oltre la fine del progetto.

Un contributo fino all’80% dei costi

Il contributo economico previsto è significativo: fino all’80% dei costi ammissibili può essere coperto da risorse pubbliche. Le imprese hanno così la possibilità di pianificare progetti formativi e organizzativi del valore minimo di 15.000 euro, sapendo che l’investimento sarà condiviso con la Regione.

Questo approccio riduce il rischio e stimola le aziende a immaginare iniziative più ambiziose, che spesso resterebbero in sospeso per mancanza di budget.
L’obiettivo è rendere la formazione un motore di cambiamento, non un semplice adempimento.

Diciotto mesi per costruire valore

La durata di 18 mesi consente alle aziende di impostare piani di medio periodo, con risultati che restano anche oltre la conclusione dei progetti.

È un tempo sufficiente per inserire nuove figure professionali, avviare processi di trasferimento delle competenze e consolidare metodi di lavoro più efficienti e sostenibili.

In questo arco temporale, le imprese possono sperimentare, correggere e migliorare, trasformando la formazione in un percorso di crescita concreta.
Il bando dimostra così di essere uno strumento di trasformazione, non un incentivo momentaneo, ma un’occasione per costruire valore che dura nel tempo.

Un’occasione da cogliere subito

Le risorse sono a sportello e quindi limitate. Muoversi con tempestività è essenziale per non perdere l’opportunità. Partecipare non significa solo ottenere un contributo economico, ma orientare la direzione della crescita aziendale.

Le imprese che sapranno prepararsi, aggregarsi e progettare con visione strategica potranno rafforzare la propria competitività e contribuire allo sviluppo del territorio lombardo. Un passo concreto verso un modo nuovo di fare impresa: più connesso, più innovativo, più sostenibile.