Provare per… tornare. È questa la
storia professionale di Gabriella
Albani, giovane energy manager
in forza a AERE. Milanese di
nascita ma palazzolese d’adozione
(per la precisione dall’età di 9
anni), Gabriella affronta uno dei
percorsi di studio più difficili:
quello che porta alla laurea in
ingegneria gestionale. Il suo
primo approccio con il mondo
del lavoro è proprio con AERE,
società nella quale lavora per un
po’ di tempo facendo nascere in
lei una crescente passione per
il mondo energetico. Ma nella
freschezza di pensiero dei 25 anni,
Gabriella vuole sperimentare
“carte alla mano” (come dice lei)
il settore per cui ha studiato, il
ruolo dell’ingegnere gestionale in
un’impresa. Eccola quindi prima
impegnata nella pianificazione
della produzione di un’officina
meccanica, poi nello sviluppo di
nuovi prodotti per un’altra azienda.
Esperienze positive e gratificanti,
ma quella passione nata per il
settore energetico in lei cresce e
le mette dubbi e incertezze, fino a
gennaio 2019, quando arriva una
telefonata dell’amministratore
delegato di AERE e il gioco è fatto:
bastano poche parole per far
rinascere un rapporto mai sopito
e per riacquisire nella squadra
un energy manager di grande
qualità e entusiasmo. Ora, da un
anno, Gabriella vive la sua seconda
vita in AERE, specializzata nelle
certificazioni, nel monitoraggio
e indici e ogni giorno approccia
diverse aziende, diventando
una sorta di “osservatorio” sulla
sensibilità energetica: “ci sono
aziende che ci credono fortemente
e che farebbero di tutto per
diventare carbon neutral. Sono
veramente pochi i casi in cui le
aziende ci commissionano le
indagini energetiche soltanto per
ottemperare all’obbligo normativo.
È pur vero che tutto spesso nasce
dalla sensibilità economica legata
al risparmio ma che spessissimo si
trasforma in una convinzione vera
e autentica di ordine ecologico
ambientale”. Trent’anni ricchi di
entusiasmo, Gabriella vive da
molto tempo con il suo compagno,
con il quale ha concordato che
prima di sperimentare l’esperienza
della famiglia, c’era bisogno di
stabilizzarsi professionalmente:
“figli non ne abbiamo ancora, ma
ci piacerebbe molto in futuro,
anche perché mi piacerebbe
contaminarli con la mia grande
passione…”. Viaggi? Libri? Cinema?
Sport?… anche, ma soprattutto
qualcosa che pochi immaginano
per una giovane donna trentenne:
“… la matematica: una scienza che
amo fin da piccola e che rinfresco
ogni tanto per tenere allenata. Mi
affascina tantissimo l’idea che
dietro ogni risultato ed ogni cosa ci
sia un ragionamento. Una scienza
che per me sprigiona… energia”.
Appunto!