Anche il Governo in campo per cercare di contenere il costo dell’energia elettrica. Il fronte di rischio è infatti duplice: da un lato i costi dell’energia, balzati alle stelle in pochi mesi, stanno rischiando di mettere in forte difficoltà le imprese (oltre che le famiglie), molte delle quali vedono proprio l’energia come una delle prime voci di costo.

Il secondo fronte di rischio è evidente nella vita quotidiana: l’aumento dell’energia si ripercuote sull’aumento dei prezzi al dettaglio, ovvero sul caro vita, dai generi alimentari alle necessità di uso quotidiano, come ad esempio il carburante.

Un primo intervento governativo era già avvenuto nel corso del 2021, ma è di pochi giorni fa un nuovo intervento (il riferimento normativo è il decreto legge numero 4 del 27 gennaio scorso) mirato a contenere gli effetti dell’aumento dei costi elettrici.

In particolare il decreto (con decorrenza retroattiva all’inizio del 2022) azzera gli oneri di sistema anche per le utenze pari o superiori a 16,5 kilowatt, quindi quelle aziendali o pubbliche.

Non solo. L’azione governativa è rivolta anche alle aziende che hanno un forte consumo energetico, con un contributo a fondo perduto sotto forma di credito d’imposta pari a un quinto delle spese sostenute per l’energia utilizzata nel primo trimestre di quest’anno.

Per rientrare in questa casistica, l’azienda deve avere subito un aumento del costo dell’energia per Kilowattora almeno del 30 per cento, mettendo in paragone l’ultimo trimestre del 2019 (base di analisi) e l’ultimo trimestre 2021. Il tutto, al netto di imposte e eventuali sussidi.

Viene inoltre introdotto un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia dall’1 febbraio al 31 dicembre 2022, nel caso di immissione in rete da impianti fotovoltaici, idroelettrici, a fonte solare, eolici e geotermoelettrici (superiori a 20 Kw), purché non beneficino già di altri incentivi.

Il tutto, in attesa che questa situazione, complicata anche dalle attuali tensioni internazionali in ambito europeo, possa rientrare riportando i valori del PUN alla normalità.