Condizionalità Green: le regole per “rimanere” energivori.
Si chiamo “condizionalità green” e rappresentano le condizioni che un’impresa deve rispettare per poter rientrare nella schiera degli “energivori” e poter accedere ai relativi benefici e contributi messi a disposizione dallo Stato per le aziende ad alto consumo di energia.
Ormai chiusa, infatti, la finestra per la sessione suppletiva degli energivori (l’ultima opportunità per le imprese di fare domanda di inserimento nella lista degli energivori per l’anno solare in corso), è necessario che le imprese mantengano le condizioni necessarie per potervi accedere anche negli anni a venire.
Le condizione prevista dalla normativa prevede che le imprese adottino almeno una di queste tre azioni: .
- Effettuare gli interventi evidenziati nella diagnosi energetica (con tempo di rientro non superiore a 3 anni e investimento complessivo non superiore all’agevolazione percepita).
- Ridurre l’impronta di carbonio del consumo di energia elettrica fino coprire almeno il 30 per cento del proprio fabbisogno da fonti che non emettono carbonio;
- Investire una quota pari almeno al 50 per cento dell’agevolazione per ridurre le emissioni al di sotto del parametro di riferimento utilizzato per l’assegnazione gratuita nel sistema di scambio di quote di emissione dell’UE.
Rispettando almeno una delle tre condizioni, l’impresa può continuare ad accedere ai benefici statali per le aziende ad alto consumo di energia.
Appare chiaro che tali azioni necessitino dell’affiancamento di consulenti specializzati, ruolo che gli Energy Manager di Aere possono svolgere (e svolgono da molti anni) per supportare imprese di ogni settore e dimensione.