I certificati bianchi in aiuto alle aziende, nel momento storico in cui l’energia ha un costo talmente altalenante da mettere in seria difficoltà la pianificazione finanziaria delle imprese. Si tratta di un meccanismo virtuoso, che, a 16 anni dalla sua fondazione, non ha sempre avuto “fortuna” come nei primi dieci anni, ma continua, anche in funzione dell’avere superato qualche difficoltà creatasi negli ultimi tempi, un buon modo per coniugare sostenibilità e risparmio.

Per questo si può affermare che oggi il meccanismo dei certificati bianchi rappresenta il principale strumento di promozione dell’efficienza energetica in Italia. Ma non tutti conoscono bene il funzionamento di questo istituto: i certificati bianchi sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento dell’efficienza energetica. Anche per questo vengono definiti in alternativa a “certificati bianchi” come “titoli di efficienza energetica”. Un certificato equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio.

Sono particolarmente strategici soprattutto nel settore industriale, delle infrastrutture a rete, dei servizi e dei trasporti, ma riguardano anche interventi realizzati nel settore civile e misure comportamentali adottate dalle aziende. Il GSE riconosce un certificato per ogni tonnellata equivalente di petrolio risparmiata, grazie alla realizzazione di uno o più interventi di efficienza energetica. Materialmente i certificati vengono emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su appositi conti.

E un’impresa cosa ne può fare? I certificati bianchi possono essere scambiati e valorizzati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali. Ecco perché tutti i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica del GME. Il valore economico dei titoli viene definito nelle sessioni di scambio sul mercato. E’ realisticamente stimabile che, dalla loro genesi, il meccanismo dei certificati bianchi abbia consentito di raggiungere un risparmio cumulato che si aggira su 30 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

AERE, società facente parte del Primo polo italiano della sostenibilità, dispone di tutte le professionalità necessarie per accompagnare le imprese italiane al conseguimento dei certificati bianchi, curando la “filiera” sia dal punto di vista operativo, che formale.